Il procedimento della prenotazione è il solito, che descrivo molto bene nel capitolo "creare il proprio viaggio" http://sognareviaggiando.blogspot.it/p/creare-il-proprio-viaggio.html. Ho prenotato con expedia http://www.expedia.it/?rfrr=Head:Nav:Multi:Home, calcolato il costo e i tempi del viaggio verso l'aereoporto di Malpensa appoggiandomi alla guida Michelin http://www.viamichelin.it/ e fissato il parcheggio sul sito http://www.ciaoparking.it/scheda_2.php.
Organizzato il viaggio ho stampato i biglietti aerei dal sito http://www.easyjet.com/it: il link per la stampa dei biglietti e i dettagli della prenotazione vengono inviati alla nostra mail personale dal sito expedia con un ottimo collegamento che rende semplice il completamento della prenotazione. Sul sito si trovano inoltre tutte le informazioni riguardanti la preparazione del bagaglio, cosa si può portare in aereo cosa invece in stiva, quanto chili per bagaglio, il costo di eventuali aggiunzioni, documenti necessari, ecc.
Sono partita un mercoledì mattina e già nel primo pomeriggio sono arrivata in città. L'aeroporto di Schiphol dista 18 km da Amsterdam e si raggiunge comodamente tramite il treno. In aeroporto c'è la biglietteria oppure i distributori automatici di biglietti nella Schilpol Plaza. Sottostante a questa aerea si trova la stazione ferroviaria. Il biglietto si deve acquistare prima di scendere in stazione (scendendo fa davvero molto freddo, per esperienza un berretto è l'ideale).

Uscendo dalla Central Station c'è un punto informazioni della GVB che si occupa degli abbonamenti per i trasporti pubblici. Io ho fatto la tessera con la massima durata, 3 giorni, che costa all'incirca 15 euro. E' un sistema comodissimo che permette di muoversi in gran libertà. Questo è il sito che spiega qualsiasi diversa opzione rispetto alla mia http://www.gvb.nl/pages/home.aspx.
Cartina alla mano, dove ovviamente avevo già segnato la via dell'hotel, mi sono diretta verso la zona di Vondel Park. Questa zone è stupenda, un po' fuori città ma raggiungile tranquillamente con il tram. All'incirca dista 15 minuti dal centro. L'hotel dove io e mio marito abbiamo pernottato si chiama Central Park http://www.expedia.it/Amsterdam-Hotel-Hotel-Central-Park.h1782701.Informazioni-Hotel: ha uno stile tipico olandese che rende l'avventura ancora più coinvolgete. Molto pulito, il personale davvero cortese e direttamente sul parco. Ma descriverò in un altro post questa struttura.La sera ho fatto un breve giretto per il centro un po' ancora spaesata ma affascinata dalla vita e dalle luci di Amsterdam.
Il giorno seguente partenza la mattina presto. Il primo quartiere che ho visitato è il "vecchio sud". In questo quartiere ci sono musei importanti tutti concentrati: Van Gogh museum (che è assolutamente da visitare, lascia a bocca aperta), Rijksmuseum, Stedelijk museum, il museo del diamante e la piazza museum plein. L'unico che non sono riuscita a vedere è Stedelijk museum in quanto era chiuso per lavori di ristrutturazione. Per comodità ho fatto la museumkaart da subito http://www.amsterdam.info/museums/museumkaart/. Ci sono poi altre opzioni come per esempio la I am Amsterdam card http://www.iamsterdam.com/it-IT/Experience/Offerte/La-tessera-I-amsterdam-City-Card che racchiude assieme offerte per trasporti e musei: la scelta è in base alle proprie comodità. Comunque tutte queste soluzioni aiutano a risparmiare e sono ben organizzate. In realtà tutta la città è altamente organizzata: per esempio ci sono alternative quali la bicicletta e mezzi pubblici efficienti per ridurre il traffico. La cosa che più mi ha colpito è vedere tante persone in bicicletta, nonostante fosse pieno febbraio. Affianco alle strade ci sono sempre ciclabili con attraversamento ai semafori dedicato, porta bici ovunque per poterle parcheggiare con il lucchetto...cose che da noi non esistono.
Mi sono poi diretta verso il cuore della città. Nel centro medievale ho visitato: la chiesa nuova (Nieue Kerk), piazza Dam, Begijnhof che è un vecchio convento dove risiedevano le beghine, il viale Damrak, il museo del sesso, Magna Plaza che è un grande centro commerciale, Il museo delle cere Madame Tussauds Amsterdam, St Nicolaaskerk, la biblioteca universitaria e Allard Pierson museum.
Il terzo giorno si parte in direzione del quartiere a luci rosse (magari di mattina non è proprio una buona idea perché ci sono svariati "resti" delle feste fatte la sera precedente, quindi per terra c'è davvero di tutto). In questo quartiere merita una visita il museo Amstelkring, una chiesta clandestina nascosta nell'attico di un edificio. Sono andata poi a vedere NEMO, l'edificio progettato da Renzo Piano che ospita il museo della scienza. io ci ho perso al suo interno quasi tutta la mattinata. Li accanto si trova la Centrale Bibliotheek che è stata inaugurata nel 2007, ed è la più grande biblioteca del paese. Ha molti piani, ognuno con scaffali ordinati, divanetti, computer quasi tutto giocato sul bianco. All'ultimo piano c'è un ristorante self service dove si mangia molto bene.
Nel pomeriggio ho esplorato l'hortus botanicus e, nel quartiere Nieuwmarkt, la casa di Rembrandt (Museum het Rembranthuis). In questo quartiere c'è la famosa Waterlooplein, la piazza del mercatino delle pulci, con molte bancarelle e un supermercato che vende prodotti biologici ben fornito. La sera, come di tradizione, sono andata a cena all'hard rock cafè.
Il quarto giorno, al mattino, sono andata all'Artis Zoo nel quartiere Plantage. Consiglio di prendersi una mezza giornata per visitare tutto lo zoo. Nella cintura meridionale dei canali ho visitato Hermitage Amsterdam, Leidseplein (piazza piena di ragazzi che suonano e cantano e dove spesso ho mangiato da Burger King), ho girato per il mercato dei fiori (bloemenmarkt) con tulipani ovunque, l'Amsterdam American Hotel, l'Ansa Dorata che è la zona immobiliare più ricca della città, la piazza Rembrandt plein e il museo dei gatti (Kattenkabinet).
Nel tardo pomeriggio, sotto una bufera di neve e acqua, sono andata a visitare la casa di Anna Frank nella cintura occidentale dei canali. La coda è durata circa un ora, fuori al freddo, ma ve è valsa la pena. Una storia toccante dove si poteva quasi percepire realmente quello che la famiglia Frank ha subito. Credo che questa sia stata la cosa che più mi ha colpito/emozionato del viaggio ad Amsterdam. Finchè non si è li non si può ne capire ne narrare. Ho visto anche la Westerkerk, la chiesa ooccidentale. Per terminare la giornata riaquistando un po' di allegria sono andata al Tulip Museum nel quartiere Jordaan.
Il quinto e ultimo giorno, avendo l'aereo nel primo pomeriggio, ho avuto la possibilità di visitare Vondel Park nella sua meraviglia. Il lago ghiacciato, i colori vivi della natura, persone che corrono con i cani liberamente (tra il resto ad Amsterdam quasi nessuno porta il cane al guinzaglio ma sono tutti liberi, molto educati ed obbedienti) e tutto attorno alberi alti che non lasciano intravedere quasi nulla della strada. E per finire giretto sulla canal boat. Ottima decisione quella di farlo al termine del viaggio perché è come riviverlo tutto, attraversando da un altro punto di vista l'anima della città.
Al rientro, dall'aereo, ho goduto la vista di un panorama mozzafiato. E' stata proprio la chiusura con la ciliegina sulla torta.
Ci tengo a darvi alcuni consigli riguardanti il viaggio, visto che è stato il primo all'estero che ho organizzato autonomamente e forse riesco con il senno di poi a darvi indicazioni migliori. Prima cosa la colazione: la maggioranza degli hotel ha in stanza il bollitore dell'acqua con incluse tazze e zucchero. Consiglio di comperare in un qualsiasi supermercato del the in bustina, o ciò che più gradite, e con delle semplici e buone brioches la colazione è fatta in camera senza nessun problema. Per il mangiare devo essere sincera...non si mangia molto bene, anzi...soprattutto se si vuole risparmiare qualcosa. Quindi o si acquista qualcosa al supermercato, oppure si fa un sacrificio e dovete mettere in conto che spesso mangerete al Mac o da Burger King. Consiglio però di provare il ristorante self service sopra la biblioteca perché ha cose fresche e buone.
Per la lingua parlando abbastanza bene l'inglese me la cavo quasi sempre, però devo dire che gli olandesi fanno fatica a parlarlo. Si va un po' ad intuizione. Se avete fortuna si trovano molti ragazzi italiani che aiutano volentieri.
Per quanto riguarda invece l'ospitalità in questa città non manca per niente: sono tutti molto gentili, se poi capiscono che sei un turista e riescono ad aiutare lo fanno più che volentieri.
Infine il consiglio più importante che vi do è di godervi la città. Io per la foga di vedere il più delle cose ho corso più del tempo come una matta perdendo quasi del tutto i ritmi naturali di Amsterdam. Ci sono talmente tante cose e tutte così diverse dalle nostre abitudini quotidiane che nasce naturale il desiderio di raccogliere più "foto" possibili. Prendete il giusto tempo, alla fine sarà tutto riguadagnato.